Rape piselli e accecamariti
LA RICETTA
INGREDIENTI
PREPARAZIONE
Mettere i piselli a bagno in una pignata la sera precedente, colare dopo il primo bollore, coprire di acqua calda, aggiungere una cipolla, una foglia di sedano, 2/3 pomodori. Cuocere fuoco lento. A parte friggere nell’olio d’oliva il pane raffermo tagliato a tocchetti. Con lo stesso olio soffriggere le rape precedentemente sbollentate, unire i piselli, il pane fritto e il peperoncino, mescolare il tutto e servire in tavola.
La Storia:
Anche se l’aspetto può ingannare, questa minestra salentina è di un’insospettabilile bontà. I “pisieddhri cu li muersi” o “muersi a cecamariti” sono un piatto contadino a base di piselli secchi, cotti preferibilmente al fuoco del camino. Per rendere più sostanziosa la minestra, le massaie usavano riciclare il pane raffermo, tagliandolo a tocchetti e friggendolo nell’olio fino a fargli assumere un colore oro bruciato. Il pane fritto veniva poi sistemato sul fondo del piatto dove si versava la minestra di piselli. Così è venuto fuori questo piatto, che presentava molte varianti a seconda della stagione; si mescolava a verdure stufate, generalmente rape e cicorie in inverno, peperoni fritti in estate. Il piatto deve il singolare nome (“cecamariti”, ovvero “acceca mariti”) al fatto che pur essendo di facile preparazione, si presenta come un piatto elaborato. Dunque si potevano facilmente ingannare i mariti, raccontando di aver trascorso molto tempo davanti ai fornelli quando invece…
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Negramaro – Conti Zecca
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