Ciambella (Buslan)

LA RICETTA




INGREDIENTI
PREPARAZIONE
Disponete la farina a fontana sulla spianatoia, mettete al centro il burro a pezzetti e lo zucchero, quindi i rossi d’uovo, un pizzico di sale e la scorza di 1 limone grattugiata; incorporate la bustina di lievito e versate poco alla volta il latte o il vino. Lavorate bene il composto, formate un grosso rotolo, unite le due estremità dando la forma di ciambella e ponete in una teglia imburrata. Prima di infornare la ciambella, spennellate la superficie con 1 uovo sbattuto e cospargetela con granelli zucchero semolato e in granella. Cuocete per circa 30 minuti in forno a 180°.
La Storia:
La ciambella, con la sua caratteristica forma circolare e vuota al centro, è un’istituzione nazionale. Conosciuta in tante parti d’Italia con nomi diversi, è la torta popolare per eccellenza, riprodotta anche in misure ridotte per celebrare feste e sagre. In origine era il buccellato, un pane dolce che i contadini del medioevo omaggiavano al padrone come pan di Natale il 25 Dicembre. Il nome latino medievale, buccelatum, proviene da bucella che significa “boccone” che a sua volta deriva da bucca (bocca). Esisteva probabilmente ancora prima come pan biscottato militare. Come bucellato è noto in Toscana e nel Nord Italia anche se i nomi sono lievemente diversi: bussolà a Brescia, ad esempi. In Sicilia si chiama invece purciddata ed è fatto con pasta frolla e frutta secca. A Piacenza si chiama buslan e, come si racconta Monsignor Tammi nel suo vocabolario i busslanàr ovverosia i ciambellai più noti provenivano da Noce di San Nicolò e da Pianello. Il nome italiano ciambella ha una derivazione etimologica piuttosto complessa e allude alla forma del dolce cotto attorno una piccola scodella. Così infatti si cuoceva, in una teglia rotonda con al centro una scodella o un bicchiere, prima dell’invenzione della caratteristica tortiera.
CON QUESTA RICETTA VI CONSIGLIAMO:
Colli Piacentini Malvasia Spumante Dolce
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