L’apertura e la chiusura della bottiglia
Estratto della prefazione dell’ebook gratuito Guida ai vini eccellenti d’Italia 2010
Apertura della bottiglia
Assieme ad un’adeguata temperatura di servizio, è importante anche scegliere il momento migliore per stappare la bottiglia.
In particolare, i vini invecchiati o a medio invecchiamento esigono di essere aperti un po’ di tempo prima del consumo, cosicchè possano “respirare” attraverso uno scambio di aria con l’ambiente circostante (aerazione).
Tuttavia questa pratica non è consigliabile per i vini più giovani in quanto determinerebbe un’eccessiva ossigenazione, alterando le loro caratteristiche gustative.
Per i vini molto invecchiati è comunque consigliabile ricorrere ad una caraffa, o meglio ancora all’apposito contenitore chiamato decanter, caratterizzato dalla particolare forma con ampia base (che consente di ampliare la superficie ossigenabile) e collo ristretto (per evitare il rapido disperdersi dei profumi). La decantazione va effettuata lentamente, per non agitare bruscamente il vino.
Per richiudere la bottiglia
In commercio esistono varie marche di un attrezzo interessante che serve ad eliminare l’aria dalla bottiglia. E’ costituito da una pompetta che serve a estrarre l’aria e da uno speciale tappo, che viene fornito con la confezione. Molto utile per conservare il vino qualche giorno senza rischiare che si ossidi rapidamente o che cominci a sapere di aceto. Se però siamo soliti finire subito la bottiglia il problema non si pone. Per Champagne e altri Spumanti consigliamo uno dei tanti tappi dedicati che si trovano in commercio. Da evitare invece il famoso cucchiaino infilato nel collo della bottiglia, sicuramente un mito da sfatare.
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