Poggio di Bortolone 2016 – Poggio di Bortolone


Poggio di Bortolone
Via Bortolone, 19 località Roccazzo
Chiaramonte Gulfi (RG)
+39 349 3424507
+39 0932 921161
info@poggiodibortolone.it
La terra è infatti tradizionalmente coltivata con viti, olivi e frumento così come testimoniano tuttora l’antico palmento ottocentesco con il suo monumentale torchio ligneo, il coevo oleificio, che ancora custodisce l’antica macina in pietra calcarea, e l’antico mulino ad acqua posto lungo il corso del torrente Para Para, rimasto attivo sino alla fine del secondo conflitto mondiale. Attualmente l’antico mulino è in fase di restauro per essere riportato all’antico splendore.
Intorno al 1970 Ignazio Cosenza, padre dell’attuale proprietario, decide di dare un nuovo corso alla vita dell’azienda e inizia a imbottigliare i vini e l’olio extra vergine di oliva, prodotti nella tenuta. Nasce così la moderna Azienda Agricola chiamata Poggio di Bortolone, dal nome dialettale siciliano Puoiu ri Burtuluni con cui veniva indicato il centro aziendale, che sin dalle origini sorge su una piccola collina.
Gli anni ’80 vedono il pieno compimento del progetto. Il cerasuolo, Poggio di Bortolone, etichetta storica che raffigura U Puoiu con la villa padronale e le cantine, viene imbottigliato nell’82 per essere apprezzato e riconosciuto nell’84. Nello stesso anno comincia la produzione del Contessa Costanza, cerasuolo di beva più facile rispetto al primo. Nel corso degli anni ’80 vengono inoltre introdotte in cantina svariate innovazioni, tra le quali l’affiancamento di botti in acciaio inox a quelle tradizionali in legno di rovere e castagno. Il decennio si chiude con l’ingresso delle cantine Cosenza nei mercati internazionali.
Gli anni ’90 sono un tripudio di nuove sperimentazioni, in vigna e in cantina. Vengono piantate uve Syrah, Cabernet-Sauvignon e Petit verdot, qualità quest’ultima consigliata dagli enti di ricerca e inserita come campo sperimentale. In cantina si provano e si ottengono nuove produzioni fino ai primi anni 2000: il Pigi nel 1998, il Petiverdò nel 2001 e l’Addamanera nel 2002. Si sperimenta inoltre l’uso delle Barriques per l’affinamento del cerasuolo, ottenendo già nel 1999 la prima annata di uno dei vini più rappresentativi dell’azienda: il Para Para.
Da allora è stato un crescendo di produzioni e riconoscimenti.
Nell’estate del 2005, con grande soddisfazione e grazie all’impegno profuso dalla famiglia Cosenza nel creare i propri vini, tutto il territorio di cui fa parte l’azienda ha ottenuto la denominazione di Origine Controllata e Garantita Cerasuolo di Vittoria D.O.C.G.
Oggi nella nuova e innovativa cantina, totalmente interrata e completata nel 2009, le più moderne attrezzature si coniugano a temperatura e umidità ottimali per il corretto affinamento dei vini.
Cerasuolo di Vittoria Classico ottenuto da uve Nero d’Avola 60% e Frappato 40%, vinificati in uvaggio, affina per 18 mesi in botti di acciao inox e successivamente 6 mesi in bottiglia.
Vin ocolor rosso rubino, all’olfatto si presenta con note di ciliegia piccoli frutti rossi.
Al palato risulta vellutato con un tannino morbido ed elegante.
Si abbina perfettamente con carni rosse e primi piatti dal gusto deciso, come la tradizionale pasta alla norma, preparata con melanzane fritte e ricotta salata.
SCHEDA TECNICA
Imbottigliamento: Aprile 2018
Numero bottiglie prodotte: 20.000
Vitigni: Nero d’avola 60%, Frappato 40%
Comune di produzione: Chiaramonte Gulfi
Altimetria vigneto: 240 S.L.M.
Temperatura di servizio consigliata: 18°
Titolo alcolimetrico: 13,5 %
Fascia di prezzo: € 14,00
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